UNDERCOVER
MISTRESS
Cortometraggio realizzato
da Giulio Ciancamerla nel 2016 della durata di tredici minuti e che è
sicuramente un lavoro ottimo sotto tutti i punti di vista.
La trama è
apparentemente molto semplice: durante una mostra fotografica, un uomo cerca di
abbordare una donna.
Lei fugge spaventata,
ma ben presto i ruoli si ribalteranno in un vortice di violenza e perversione,
niente viene tolto agli occhi dello spettatore, infatti sono sicurissimo che il
cortometraggio perlomeno in Italia avrà vita durissima, e che i benpensanti non
si accontenteranno del divieto ai minori di diciotto anni.
Quindi il plot
narrativo si sviluppa intorno al ruolo vittima- carnefice con ribaltamento di
ruolo e con notevole sorpresa finale notevolmente riuscita e che regala al
cortometraggio un notevole spessore qualitativo anche dal punto di vista
narrativo.
La regia è precisa,
così come anche la fotografia molto curata regalando al corto una patina di
eleganza formale in netto contrasto con la sporcizia e la violenza delle
tematiche proposte.
Il regista Ciancamerla
va dritto al sodo, senza togliere il piede dall’acceleratore, nudi integrali,
scene di sesso violento, sangue, torture, il tutto grazie anche ai superbi
effetti speciali realizzati da David Bracci.
Altra soluzione
particolarmente indovinata a mio modo di vedere è la colonna sonora interamente
strumentale costituita da suoni, riverberi, rumori che contribuiscono ad
accrescere la cattiveria già presente nel film.
Ottime le recitazioni e
ho particolarmente apprezzato la totale assenza di dialoghi.
Da notare il cameo
della grandissima scrittrice Alda Teodorani e la citazione iniziale dal film
The driller killer di Abel Ferrara.
In sostanza, ed è già
la seconda volta che mi capita in due settimane non mi rimane che fare i miei
più sentiti complimenti al regista Giulio Ciancamerla, a tutto lo staff del
film Undercover mistress per quello che sono riusciti a realizzare.
Federico
Tadolini
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