martedì 30 settembre 2014

HYDE’S SECRET NIGHTMARE





L’ESTETICA DEL CORPO

Con Hyde’s secret nightmare progetto partorito dalla mente di Domiziano Cristopharo assistiamo ad un’altra pellicola che farà discutere per i temi affrontati e per le immagini forti proposte.
Non parlo mai delle scene presenti nel film ma per Hyde’s farò un eccezione : ce ne sono due importantissime e che a mio modo di vedere rappresentano i concetti espressi dal regista che ripercorrono gran parte della sua carriera artistica (non ho ancora visto alcuni suoi film come red krokodil e shock : my abstraction of death ).
1-    La scena iniziale in cui un giovane si risveglia da un incubo e si incipria il viso per andare in scena . Possiamo notare la presenza di una vistosa cicatrice ricoperta da una parrucca .
2-    Una delle scene finali ( e non svelo altro) in cui Roberta Gemma viene penetrata in una splendida cornice come se fosse una chiesa con una vetrata in stile gotico (e anche qua non dico altro , guardatevi il film).

Sono importanti perché racchiudono le due componenti fondamentali del film: la teatralità e l’esposizione del corpo: mostrato , violato e penetrato.
Mostrato perché Domiziano da amante dell’immagine continua a farci vedere scene di nudo integrali sia maschili che femminili , senza pudori di sorta , corpi mai volgari come dei nudi ritratti nei vari libri di storia dell’arte.
Violato perché in questo film assistiamo a diverse scene di body art estrema , con membri penetrati da aghi , immagini molto forti che possono risultare estremamente fastidiose per chi non è abituato.
Penetrato perché ci sono scene di sesso esplicito con la presenza di Roberta Gemma nel ruolo di se stessa e anche accenni alla necrofilia.
Considero Hyde’s secret nightmare il perfetto trait d’union tra house of flesh mannequins e museum of wonders, non è un film per tutti, può risultare sgradevole per un pubblico particolarmente sensibile e non aperto di mente verso certe immagini ( e parlo delle scene di body art , non del porno , chi è che non ha mai visto un porno con Roberta Gemma?).
Molto divertente il monologo dell’attore con il ciak e l’azione del regista, il tutto ad indicare ovviamente “l’ironia “ che aleggia in alcuni momenti del film, cosa difficilissima da fare senza scadere nel ridicolo.
Le recitazioni sono funzionali, tra l’altro grande comparsata di Venantino Venantini, ma la vera protagonista del film è la colonna sonora di Kristian Sensini, un bellissimo e seducente tappeto sonoro che attraverso tutto il film senza nessuna sbavatura, accrescendo ancora di più la sua carica “ammaliatrice”.
Vorrei precisare ai lettori che ancora non hanno ancora visto il film e che associano la parola porno – horror a l.a zombie di Bruce La Bruce che commettono un grosso errore.
A scanso di equivoci Hyde’s secret nightmare NON ha niente a che vedere con l.a zombie , in Hyde’s anche le scene di sesso più esplicite NON hanno niente di volgare , in ogni momento mantiene sempre la sua bellezza.
L’unica cosa che non mi è piaciuta è stata la scelta registica di mantenere il rumore ambiente in una scena iniziale e anche qualche inquadratura abbastanza discutibile .
Ovviamente NON sono errori ma scelte registiche per dare al film un tocco di realismo in più (come la parlata in romano di uno dei protagonisti e alcuni dialoghi), ma che secondo me contrasta un po’ troppo con il resto della pellicola.


Federico Tadolini

venerdì 26 settembre 2014




WRATH OF THE CROWS







Ivan Zuccon torna dietro la macchina da presa con wrath of the crows (reperibile in dvd estero ma proiettato da noi nei maggiori festival del settore e prossimamente uscirà anche in dvd italiano).
Con questa pellicola il regista si distacca da Lovecraft precedentemente affrontato in diversi lavori (la casa sfuggita , l’altrove e colours from the dark), sotto certi aspetti questo film mi ha ricordato il racconto di Franz Kafka nella colonia penale.
I toni  sono cupi e neri come la pece, portandoci immediatamente dentro l’interno di un carcere dove sono rinchiusi alcuni detenuti, la cui storia la possiamo scoprire attraverso dei flashback, alle prese con spietati “carcerieri” .
Wrath of the crows è sicuramente un film ostico , pieno di violenza distribuita in dose massicce per tutta la durata (mai Zuccon è stato così estremo , nemmeno in bad brains che già si spingeva oltre) , a tratti in maniera sfrenata ai limiti dello splatter movie più tradizionale, con un susseguirsi di teste spappolate, mandibole strappate ecc..senza però mai perdere il filo logico della pellicola e mantenendo l’equilibrio di base (cosa assente nei vari splatter più classici come i vari Schnass, Timo Rose , Olaf Ittenbach ma anche in bad taste e brain dead di Peter Jackson che quando prendono il via assistiamo al delirio più assurdo).
Questo uso “estremo” dell’elemento violenza (per altro realizzata con effetti speciali buoni) contrasta un po’ troppo con una fotografia sempre pulita, molto patinata del film , a mio modo di vedere avrebbe funzionato meglio una certa “sporcizia “ di fondo .
Le recitazioni sono tutte funzionali e reggono bene l’impatto del film , possiamo notare la presenza di volti noti del panorama horror come Domiziano Arcangeli, Tiffany Shepis, Debbie Rochon e Michael Seagal.
Anche la colonna sonora funziona soprattutto nelle scene di tensione, mentre secondo me andavano curati maggiormente alcune parti dei dialoghi , a tratti discretamente inconsistenti .
Ottime le location (un vero punto di forza del film), che donano alla pellicola quel tocco di più di malsano e perverso, sulla scelta dei costumi anche qua a mio modo di vedere c’è troppo contrasto tra le classiche divise dei militari, gli abiti sporchi dei detenuti e la mise ultra- sexy in pelle nera di Tiffany Shepis.
Non sono assolutamente d’accordo con chi afferma che wrath of the crows sia debitore del torture porn, visto che le scene di tortura non sono il fulcro principale della pellicola che affronta temi molto più soprannaturali, anzi devo dare merito a Zuccon di aver confezionato un film che affronta tematiche “inesplorate “dal cinema horror indipendente e di aver cercato di realizzare qualcosa di diverso con vari commistioni di generi come l’horror , il fantastico e il thriller.
Fa sempre piacere vedere autori che nonostante una discreta carriera alle spalle, continuano a realizzare film completamente anti-commerciali come Wrath of the crows infischiandosene del mercato e mantenendo un loro preciso rigore stilistico.


Federico Tadolini

sabato 20 settembre 2014

I rec U






Lungometraggio del 2012 realizzato da Federico Sfascia già autore di diversi cortometraggi interessanti come Le notti del maligno e attualmente al lavoro con il nuovo “ Alienween”.
Ancora inedito in dvd ma proiettato in diversi festival del settore tra cui il Fantafestival di Roma, I rec U è un’opera “bizzarra” , una pellicola “italiana “ ma che ha i tratti e la visionarietà molto british.
I personaggi del film nascono da alcune storie a fumetti realizzati dallo stesso regista e il registro di questo I rec U è molto “fumettistico” e fantastico, pieno zeppo di situazioni e protagonisti bizzarri, uno su tutti Neve affetto da una rara anomalia della vista per la quale vede le donne sfocate.
Possiamo notare la comparsata di Terry Gilliam nel ruolo del dottore che fabbrica gli occhiali a Neve, I rec U è un film molto sincero che può essere interpretato come un processo di formazione del protagonista , una sorta di passaggio dall’adolescenza e le sue problematiche ed inquietudini al mondo adulto.
Possiede tantissima ironia che a tratti mi ha ricordato quell’humour molto britannico alla Edgar Wright in particolare in Scott Pilgrim e che trasuda un amore fortissimo verso il cinema da parte di Sfascia.
Buoni gli effetti speciali, recitazioni che mi hanno convinto abbastanza e ottima la colonna sonora (uno dei punti di forza) che alterna brani di atmosfera particolarmente indovinati (come nella scena del tentato suicidio nel bosco) ad altri più rock.
I rec U forse è eccessivamente lungo (quasi due ore) ma non annoia mai lo spettatore, Sfascia dà un ulteriore prova che anche non avendo a disposizione un grande budget , ma essendo dotati di buone idee e tantissima voglia di fare si possono realizzare film validissimi come questo .
Ulteriore nota di merito è appunto quella di aver realizzato un film dove in Italia non fa nessuno .


Federico Tadolini