mercoledì 22 marzo 2017



ALONE TIME




Cortometraggio del 2013 girato da Rod Blackhurst, della durata di poco più di dodici minuti.
La trama è abbastanza semplice: una giovanissima segretaria, stressata dalla vita quotidiana e dal lavoro sedentario seduta ad una scrivania, decide di andare in una zona naturale, per fare del campeggio e riscoprire la libertà.
Ci sono appunto cortometraggi che puntano molto sull’impatto visivo e altri che invece puntano sulla suspense e sulla tensione.
Alone time appartiene agli ultimi citati: un lavoro veramente superbo, dove senza far vedere niente di violento,  di particolarmente inquietante, riesce sempre a mettere a disagio lo spettatore.
Splendidamente descritta la vita della protagonista, con l’utilizzo della macchina da presa che ci illustra lo squallore e la solitudine che avvolge la bella ragazza.
Blackhurst gioca con i generi e principalmente con lo slasher.
Alone time, lo classificherei tranquillamente come uno slasher atipico: ci sono tutti gli ingredienti di questo sottogenere, la ragazza indifesa vittima ideale, la zona boschiva isolata dove lei cammina e la camera la riprende da dietro i cespugli, come se fosse l’occhio del killer che spia la vittima.
Il lago, che rimane sempre inquietante e appunto il campeggio, cose viste e riviste, ma appunto Alone time è stato concepito e realizzato in maniera intelligentissima.
Tutto funziona al meglio: la regia, la bellissima fotografia degli spazi naturali, la musica sempre presente ad accompagnare le immagini, la recitazione e soprattutto un colpo di scena finale che non si dimentica facilmente.

Ottimo, e visibile gratuitamente su youtube e vimeo.

https://www.youtube.com/watch?v=pUkXIgBHk8Q&t=101s

                                                                                                          Federico Tadolini

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