giovedì 10 gennaio 2013

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
RESPIRO TAGLIENTE
 
 
 
                                                    

 
 
 
AUTORE: ROBERTO RICCI

GENERE : GIALLO



Vorrei parlarvi di questo libro di Roberto Ricci , una persona conosciuta tramite il canale facebook vincitore dell'edizione 2012 del concorso racconti in rete grazie al suo racconto Il cappotto.
Ho avuto il piacere di leggere tutti e quattro i racconti contenuti in questo respiro tagliente e gli devo riconoscere il merito di essere riuscito a catapultarmi indietro nel tempo, un periodo "cinematografico"sicuramente migliore di quello odierno , fatto di gente appassionata del genere, fatta di cinema di periferia nebbiosi , con piccolo angolo bar e dove ben presto si entrava in confidenza col proprietario, col proiezionista e con tutti gli avventori .

Nell'introduzione del libro si capisce immediatamente l'amore per il genere di Roberto "passeggiavo avanti ed indietro davanti alle sale in cui li proiettavano fantasticando su quei manifesti colorati e i titoli a dir poco originali " e come non immedesimarsi in queste parole?.
Sono racconti come non se ne scrivono più imperniati di amore per il cinema giallo di un tempo con la figura dell'assassino costruita secondo gli stilemi classici dell'epoca: guanti di pelle nera, impermeabile, cappellaccio calato sul volto e armato di coltelli .

L'ACCENDINO INSANGUINATO

Un omicida che indossa una maschera di scheltro semina la morte uccidendo a coltellate apparentemente in modo casuale, unico comun denominatore un accendino a forma di teschio.
Ci sono ampi riferimenti al cinema di Dario Argento anche nelle citazioni dei protagonisti: Casoni (il gatto a nove code), Giordani (Profondo rosso).
Ottima trama avvincente e colpo di scena inaspettato , che sotto qualche aspetto mi ha ricordato l'assassino è costretto ad uccidere ancora di Luigi Cozzi.

IL CAPPOTTO

Una trama spiccatamente argentiana nell'incipit iniziale per poi svilupparsi in un solido intreccio Hitchcockiano che ci sprofonda in una vicenda d'incubo che può capitare a tutti noi.
Da questo racconto è stato tratto un cortometraggio visibile su youtube abbastanza ben fatto ma che però trascura la parte iniziale di questo racconto.

L'INQUIETANTE NOTTAMBULO

Il sogno- incubo , l'omicidio , tutto sapientemente amalgamato, riferimenti sia ad Argento (il vicino di casa presente nella porta sull'incubo, l'uccello dalle piume di cristallo) a Hitchcock (la finestra sul cortile) ma quando pensavamo di sapere tutto , Ricci con un'abile colpo di scena ci stupisce ancora presentandoci un serial killer atipico violento, sanguinario ma per cui non si può provare altro che compassione .

IL LEADER

Ottimo scenario alla dieci piccoli indiani, un maniaco particolarmente efferato, un corso di leadership.
Il racconto parte con uno scenario tipicamente giallo, una morte tramite veleno , un maniaco che firma il suo omicidio per poi svilupparsio piano piano in un vero e proprio bagno di sangue.
Sotto alcuni aspetti mi ha ricordato il film Tenebre di Dario Argento.

Vorrei tanto essere anch'io un giorno, uno di questi eroici pionieri della paura. Non sono più giovane, ma neanche abbastanza vecchio da non poterlo più sperare.

Caro Roberto io direi che hai tutti i mezzi per riuscirci !.

Federico




mercoledì 9 gennaio 2013

PERDITA DI FIATO

                                                        PERDITA DI FIATO








REGIA : Edo Tagliavini

ATTORE PRINCIPALE: Francesco Malcom

GENERE: Cortometraggio Thriller


Nel mediocre panorama horror italiano (escono prodotti validi per carità , ma non se li fila nessuno ad esempio at the end of the day di Cosimo Malenà), arriva inaspettatamente un progetto validissimo come P.O.E , cortometraggi che prendono spunto da alcuni racconti del padre della letteratura fantastica Edgar Allan Poe. Ogni regista dà una propria versione del racconto, sarebbe da discutere sul fatto che un progetto italiano così interessante"da supportare a priori", venga distribuito in dvd da produzioni americane ..... misteri italiani.
Il progetto ha un seguito chiamato POE PROJECT OF EVIL di futura pubblicazione, vorrei parlare di un cortometraggio del regista italiano Edo Tagliavini già autore dell'interessante Bloodlines e di altri cortometraggi come l'alchimia del gusto e del convincente TAO .
L'attore principale è il bravissimo Francesco Malcom ex pornodivo e che ha già recitato in Eaters zombie movie del duo Boni- Ristori trionfatore in diversi festival e nello stesso Bloodlines.
Il cortometraggio in questione Perdita di fiato è letteralmente un pugno nello stomaco dello spettatore, un fendente assestato bene da togliere il fiato.
Ci troviamo in un contesto di film hard dove in una delle sue performance l'attore Francesco Falcon rimane letteralmente senza fiato, per venir poi sequestrato da due scagnozzi del suo rivale Manero che dopo averlo pestato a sangue , si vogliono portare via un ricordino molto importante.
Gli eventi prenderanno una piega inaspettata, in un ottimo finale all'insegna dell'ironia.
Violenza esasperata ma mai di cattivo gusto, completamente funzionale alla storia, un ritmo ed un montaggio frenetico, regia e fotografia eccelse in uno splendido bianco e nero con contrasti di luce che mandano in visibilio ogni amante del cinema.
Ottime le musiche come del resto tutte le interpretazioni , su tutti spicca Francesco Malcom di cui sentiremo ancora parlare e che mi auguro gli venga data la possibilità di recitare in lungometraggio da protagonista asssoluto.

VOTO: 9

Federico Tadolini


martedì 8 gennaio 2013

LA MIGLIORE OFFERTA

                                                    LA MIGLIORE OFFERTA






REGIA: Giuseppe Tornatore

Attori: Geoffrey Rush
            Jim Sturgess
            Sylvia Hoeks
            Donald Sutherland

Genere: Thriller- Drammatico


Giuseppe Tornatore torna al thriller dopo l'esperienza non del tutto riuscita di "una pura formalità" con Roman Polanski e Gerard Depardieu e il buonissimo "La sconosciuta" .
Una trama molto intricata con uno straordinario Geoffrey Rush nelle vesti di un critico d'arte e battitore di aste alle prese con un incarico molto particolare: dover stimare gli oggetti appartenenti ad una giovane ragazza in procinto di vendere la propria villa.
L'uomo apparentemente insensibile ad ogni contatto umano inizia ad essere affascinato da quella strana ragazza sofferente di agorafobia e rifugiatasi dentro ad una stanza nascosta all'interno della villa .
Un'ottima prima parte con atmosfere hitchcockiane , aspetti psicoanalitici che si sposano alla perfezione con alcune pellicole del maestro del brivido come Marnie , La donna che visse due volte, Io ti salverò , alcune sequenze ambientate nella villa mi hanno fatto venire in mente anche elementi del cinema gotico : la villa misteriosa, la stanza nascosta, il nascondiglio nella soffitta .
Nell'ultima parte il film prende una piega inaspettata sprofondando nel dramma di un uomo sconfitto da tutti : dalla vita, dagli amici che pensava di avere e da una relazione che per lui poteva rappresentare la salvezza .
Una cosa che non mi ha convinto è la rappresentazione della ragazza troppo "pulita": a mio modo di vedere una persona che da dodici anni è reclusa dentro ad una stanza e non ha nessun rapporto con il mondo dovrebbe avere un aspetto trascurato , non così curato.
Regia ed interpretazioni ineccepili, musica di Ennio Morricone straordinaria e ottime recitazioni, su tutti Geoffrey Rush .

VOTO: 7/10

Federico Tadolini