martedì 21 gennaio 2014




ORA PRO NOBIS














Regia : Roberto D’ Antona
             Eros D’Antona

Cast:    Roberto D’Antona , Mirko D’Antona, Barbara De Florio, Massimiliano Giustizieri , Angelo Boccuni


Cortometraggio realizzato a quattro mani di poco più di dieci minuti.
Si basa su di una costruzione narrativa molto semplice e senza tanti fronzoli o derive psicologiche: due amici caricano una prostituta per intrattenersi con lei in un casolare abbandonato.
La vicenda ben presto prende una brutta piega.
Ci sono registi che cercano di avventurarsi in derive psicologiche dove spesso i significati rimangono dentro la testa del regista stesso.
Mentre in questo ora pro nobis i due ragazzi realizzano un cortometraggio di totale intrattenimento dove un vecchio nostalgico di cinema eighties come me si divertirà tantissimo.
Echi soprattutto di un certo Sam Raimi di evil dead, una forte ironia accompagnata da una discreta dose di violenza , e soprattutto con una perizia tecnica non indifferente (buona la scelta della pellicola graffiata).
Buonissima l’interpretazione dei due attori protagonisti , di maniera quella della prostituta.
Molto validi gli effetti speciali , eccellente la colonna sonora un mix di rock e di brani strumentali d’atmosfera per un finale che ovviamente non svelo ma che di sicuro sarà una grossa sorpresa


Federico Tadolini


sabato 18 gennaio 2014




THE BLOODY HORROR PICTURE SHOW









Ci sono persone che spediscono i propri lavori pensando di aver realizzato un capolavoro e quando gli fai notare sempre educatamente i loro errori se la prendono a male e chi invece come Bloody Hansen in punta di piedi con un’umiltà fuori dal normale si sta facendo strada nella durissima realtà del music business, senza scendere a compromessi ma facendo quello che ogni artista dovrebbe fare : essere se stesso .

La black widow etichetta genovese non è nuova a queste interessanti operazioni di connubio cinema horror- musica visto che anni fa ha pubblicato il pregevole progetto e tu vivrai nel terrore composto da doppio disco e libro , band italiane davano una loro interpretazione a classici brani del cinema horror , spaziando dal gotico al filone demoniaco .
La track list del disco The bloody horror picture show è composta da :
-         Daughter (dovevi essere mia)
-         In Providence we trust
-         Eaters
-         The ripper
-         Le streghe
-         Your father.. the devil
-         Rosemary
-         Death does us apart
-         Hell on earth
-         Horrror macumba
-         Here’s Johnny
-         In Providence we trust (extended  version)


In poco più di cinquanta minuti di durata Bloody hansen ci prende per mano e ci trasporta in un mondo popolato di vampiri , di diavoli , di zombie un variegato luna park di orrore , morte e paura , dove in Horror macumba la strumentazione è arricchita da splendide percussioni tribali che ci trasportano dentro ad un ipotetico cannibal movie genere che potrebbe tornare in auge grazie al recente the green inferno di Eli Roth e che proprio noi italiani siamo stati i più grandi sostenitori del genere grazie a pellicole come Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, Cannibal ferox di Umberto Lenzi , Apocalypse domani di Antonio Margheriti.
E’ molto indicativa la copertina al riguardo di quello che si può trovare in questo disco e che sensazione può avere l’ ascoltatore : un oscuro giustiziere si aggira per un cimitero assediato da famelici zombie.
Dietro di lui c’è una fanciulla in abito bianco che potrebbe anche essere un’apparizione spettrale , una chiesa , il temporale con i fulmini , tutti espedienti dei classici film horror , quelli che non se ne fanno più ma che per ogni amante del genere rimarranno sempre intramontabili .
Molto simile alla copertina dello storico albo di Dylan Dog numero 1 l’alba dei morti viventi ci trasporta quindi dentro ad una visione fumettistica dell’horror , a me sono venuti in mente appunto Dylan Dog , Dampyr e i vecchi fumetti dell’oltretomba che mescolavano orrore in salsa gotica ad un certo erotismo macabro.
Bloody Hansen usa come accompagnamento alla musica samples estratti da capolavori del cinema horror come la chiesa di Michele Soavi , suspiria di Dario Argento, Rosemary’s baby di Roman Polanski.
Un vero e proprio concept album sul cinema horror affrontato con la perizia dell’ appassionato , buonissimo cantante con uno screaming non indifferente che paga dazio allo Steve Sylvester dei Death ss di dischi epocali come in death of Steve Sylvester.
Ovviamente i death ss vengono citati dallo stesso autore come fonte d’ispirazione insieme ai goblin la storica band di Claudio Simonetti , le loro influenze si sentono molto come detto precedentemente nella voce e nelle atmosfere ma senza mai ricorrere al plagio col rischio di trasformarsi in un becero gruppo di cover band , anzi mettendoci del proprio.
Un pregevolissimo disco da supportare perché in Italia questi progetti se ne vedono proprio pochi e da lodare il coraggio dell’autore nell’affrontare lo spietato mondo del music business senza piegarsi a compromessi.
Consiglio a tutti gli amanti del buon vecchio cinema horror questo disco : vi divertirete ve lo garantisco , è come quando eravate piccolini e guardavate la trasmissione di zio Tibia in tv di nascosto dai genitori , come andare al luna park e farsi un viaggetto dentro il percorso dell’orrore.
Ma anche chi non ama il genere e vuole ascoltare qualcosa di nuovo stra consiglio questo disco.


Federico Tadolini