giovedì 15 giugno 2017





NERVE





Ormai siamo diventati una società popolata da automi, totalmente dipendenti dal telefono cellulare e dalla società che impone di apparire a tutti i costi.
Questo è il concetto su cui si basa questo thriller del 2016, arrivato da noi in netto ritardo rispetto al resto del mondo.
Tanti film si sono occupati della società corrotta, dei giovani manipolati dai media e asserviti a cazzatone letali per apparire quello che poi non sono.
Nerve, tratta di un gioco virtuale dove sono proprio gli spettatori che dettano le regole e decidono le sfide da proporre ai protagonisti.
Sfide sempre più rischiose, in palio c’è una bella somma di denaro e tantissima popolarità .
Ovviamente, i due registi scelgono come personaggi esclusivamente giovani, tutti caratterizzati in maniera semplice ma tremendamente efficace.
Ci sono le due migliori amiche, che segretamente sono gelosissime l’una dell’altra, c’è il ragazzo sfigatissimo innamorato di una di loro, c’è il bello e misterioso che rapirà il cuore della protagonista.
Ma soprattutto i veri protagonisti, sono i giovani 2.0 e il mondo virtuale.
La colonna sonora funziona perfettamente in bilico tra musica elettronica e synth pop, la regia è molto buona così come la fotografia in stile videoclip che farà storgere il naso ai puristi del cinema, ma in questo contesto funziona perfettamente .
Fino a quindici minuti dal termine, avrei parlato di un film veramente riuscito, cattivo, duro, secco, che riesce a disorientare lo spettatore e a farlo riflettere sul pericolo di questi nuovi media, senza dover ricorrere a scene d’impatto.
Però purtroppo con un finale a tratti imbarazzante, letteralmente buttato via e votato ad un buonismo assurdo tanto quanto ruffiano e paraculo, si riduce ad un semplice film discreto, che non annoia mai lo spettatore, ma che nasconde il braccio dopo aver lanciato un bel sasso pesante.



Federico Tadolini