sabato 20 aprile 2013

Intervista a Roberto Ricci - il parrucchiere del brivido








Chi è Roberto Ricci ? 

E' uno scrittore , autore di un ottimo libro "respiro tagliente "un chiaro e sentito omaggio al giallo all'italiana , da cui è stato tratto un cortometraggio "il cappotto " realizzato a Lucca .
Attualmente sta lavorando al suo nuovo libro , da cui ho letto in anteprima il racconto "guanti neri" .
Oltre all'attività di scrittore , fa il parrucchiere nella sua Ancona , infatti viene simpaticamente chiamato il parrucchiere del brivido .


1- quanta soddisfazione ti ha dato la pubblicazione di respiro tagliente ?
Pubblicare Respiro Tagliente, è stata una bella soddisfazione. Specialmente, se pensi che lo avevo stampato in 150 copie da regalare a clienti, amici e parenti, per festeggiare il ventennale del mio negozio da parrucchiere, e la vittoria al Festival LuccAutori e il conseguente cortometraggio, ha amplificato il tutto. Oltre al numero di copie decisamente più elevato.

2- elenca i registi ed i film a cui ti sei ispirato per la scrittura dei racconti che costituiscono il romanzo 


 Tutto il libro è un omaggio ad Argento, Bava, Fulci, e tutto quel grande cinema Italiano. Film in particolare nessuno...forse per due storie L'uccello dalle piume di cristallo e Tenebre. 


3- cosa pensi da appassionato della fase discendente di Dario Argento? qual'è l'ultimo film che ti sentiresti di consigliare ?

 Penso che il suo meglio ormai lo abbia già dato, e non crede più tanto neanche lui in ciò che fa. L'ultimo film valido ritengo sia Nonhosonno. 



4-so che prediligi il caro e vecchio giallo all'italiana , ma l'horror ti piace ? e quale sottogenere prediligi


Diciamo che amo un horror più raffinato, rispetto agli slasher sanguinari di oggi. Prediligo un The Others a un Hostel...poi se un film è ben fatto, tutto va bene. Martyrs ad esempio è un capolavoro. Però amo principalmente i thriller - horror alla Profondo Rosso. 

5- Il cappotto è il primo cortometraggio tratto da respiro tagliente , se tu fossi stato il regista cosa avresti cambiato ?


 Il Cappotto, lo avrei realizzato come nel racconto. Con l'omicidio iniziale, e ambientato di notte. Più horror insomma, ma dovendo essere presentato a vari Festival non di genere, non poteva essere eccessivo. Da un Argento, è venuto un Hitchcock...più per tutti. 


6- parla dei tuoi progetti futuri e delle tue aspirazioni


 Sto lavorando al nuovo libro. Saranno ancora 4 racconti, ma uno molto lungo...quasi un romanzo. Parla di un regista di film horror, perseguitato da un sanguinario assassino. Cinema e letteratura insieme...credo piacerà agli appassionati. Spero di realizzare un nuovo cortometraggio tratto da uno di questi...un progetto c'è. 


7- cosa consiglieresti ad un giovane che vorrebbe pubblicare qualcosa e al momento non ci riesce?

 Scrivere. Oggi in rete ci sono le possibilità di far conoscere a un pubblico le proprie cose. Partecipare a concorsi, e sapere che comunque di questo non si vive. E sopratutto, stare attenti a case editrici avvoltoi, pronte a spennare il pollo ingenuo, con promettenti ma fasulli sogni di gloria. 

8-manda un saluto caloroso alla cara e vecchia commissione di censura


 Un caro saluto a tutti voi, che ritenete un film horror amorale e traviante per i giovani, senza rendervi conto di quanto più pericoloso e diseducativo possa essere un film per tutti come I soliti idioti...per dirne uno. Continuate così. Complimenti.

















mercoledì 10 aprile 2013





INTERVISTA A DOMIZIANO CRISTOPHARO 







1- sei un artista (parola fin troppo abusata ma che con te sono pronto ad usare) qual'è la disciplina in cui ti senti più a tuo agio e che ti dà maggiori soddisfazioni?
Grazie per l'artista, sei troppo buono... Deodato mi ha definito ARTIGIANO e per me questo è il più bel complimento! Venendo alla tua domanda... la disciplina che mi da maggiori soddisfazioni, e quella in cui sono più a mio agio son 2 cose diverse per me! Vengo come sai dalle performances dei sideshow e il teatro... personalmente son grandi soddisfazioni quelle...il contatto diretto col pubblico, il dare tutto se stessi (sangue incluso!) è appagante. Fare film invece mi fa sentire a casa ed'è quello che spero fare sempre nella mia vita. Le soddisfazioni che da son più a lungo termine e durature, forse meno intense!
2- parlaci della tua formazione cinematrografica
Ho studiato regia, montaggio etc quando avevo 16 anni in una scuola privata mentre facevo l'accademia di belle arti e lavoravo a teatro. E' stato tutto un mix per me... e il teatro mi ha insegnato molto. Poi, quello che so del cinema l'ho imparato rubando con gli occhi sui set dei grandi artisti che ho avuto la fortuna di conoscere.
3- House of flesh mannequins - perchè la gente ha paura delle tematiche del tuo film ? (è capitato anche a me di sentirmi dire come fai a guardare questa roba e poi chiedermi il prestito di soppiatto)
Beh FLESH è un film che gioca sadicamente col pubblico. Tutti quelli che lo han visto (e non son stati pochi!!) lo han visto semplicemente per le frasi di lancio e quanto riportato sul DVD stesso: ATTENZIONE CONTIENE ESPLICITE IMMAGINI DI SESSO E TORTURA. Come tanti altri film... certo... quindi perchè nel mio dan fastidio? Perchè non le ho "nascoste"... non ho fatto fare docce alla gente, o arrivare mostri strani con motoseghe. Ho esposto tutto come in un teatro, un peepshow dove il protagonista spia morboso esattamente come fa il pubblico. Gli attori parlano spesso in camera, parlano alla gente che li guarda. Il film guarda te spesso, non viceversa... e sentirsi responsabili del proprio voyeurismo ha dato fastidio a tanti.
4- il panorama horror italiano pregi e difetti
Boh. Penso che gli appassionati li vedano esattamente come li vedo io.
5- qual'è la maggior difficoltà per emergere nel nostro paese ?
Nel nostro paese a mio avviso, manca l'informazione vera e la collaborazione fra i registi. Una cosa come Masters of Horror qui non potrebbe mai esistere, semplicemente perchè manca l'unità e la sana competizione. Non basta la voglia di fare.
6- il progetto P.O.E. perchè non ha avuto una distribuzione italiana nonostante sia una cosa nuova ed innovativa ?
P.O.E. 1 esce da giugno nelle sale italiane grazie a DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE... non sei informato! 
7- ci sono dei nomi nuovi in questo panorama che apprezzi particolarmente?
Si... Adam Rehmeier, Elias, Alessandro Redaelli,
8- Domiziano ognuno ha i suoi sogni , vuoi parlarci dei tuoi ?
I miei sogni, sono i film che ho fatto... e se ci date uno sguardo, vedrete coi vostri occhi i miei sogni, senza che io li sminuisca con le mie parole