L’ESTATE FREDDA DI DYLAN SUMMER
Racconto breve di Stefano Rossi conosciuto regista del
panorama indipendente italiano (17 a mezzanotte, recording) e apprezzato
scrittore con il romanzo noir 24 e altri racconti (calibro 12, the man on the
radio). Dal titolo pensavo che le
intenzioni di Rossi fossero quelle di cercare di rievocare le ambientazioni di
uno dei suoi scrittori preferiti ovvero John Lansdale.
Una stanza di un motel , un cadavere e un registratore vocale
se siete amanti del cinema noir vi dovrebbe venire in mente qualcosa ….. ad
esempio la fiamma del peccato del 1944 .
Se pensate di ritrovarvi in questo genere …. Rossi vi ha
fregato, l’estate fredda (da notare il contrasto ) di Dylan Summer è un
classico racconto a tema zombie che mantiene una certa ambiguità di fondo
soprattutto sul finale.
Un virus , una persona nascosta dentro il motel e i morti
viventi che lo assediano , i temi sono quelli che Romero ha sfruttato ovvero l’assedio
e la sopravvivenza , sviluppati molto bene in un crescendo di tensione che ci
accompagna fino alla fine.
Le descrizioni dei morti viventi rispecchiano i classici
zombie come appunto il maestro Romero ce l’aveva introdotti accontentando i
patiti del genere.
La descrizione psicologica del protagonista è ben calibrata :
ormai assuefatto da tutto quell’orrore mantiene ancora un briciolo di umanità
che lo fa “riflettere” prima di uccidere chi conosceva da vivo .
E questo a mio modo di vedere è la vera tematica del racconto
“ l’istinto di sopravvivenza “ .
Il racconto è presente sotto forma di ebook acquistabile da
questo sito
http://www.lulu.com/shop/stefano-rossi/lestate-fredda-di-dylan-sumner/ebook/product-22118848.html
Federico Tadolini
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