venerdì 5 ottobre 2018


THE CARPENTER’S HOUSE




Sangue, tette, culi e finalmente anche in Italia, qualcuno che spinge il pedale sull’acceleratore.
Da poco è uscito in dvd, distribuito dalla Home movies, The carpenter’s house, lungometraggio diretto da Brace Beltempo, già autore dell’interessante cortometraggio The tracklist (contenuto negli extra del dvd).
La trama del film è quanto di più semplice ci sia: quattro ragazze facenti parte di un gruppo rock, decidono di andare in una falegnameria abbandonata per girare il loro videoclip.
Ovviamente, ci sarà il classico villain pronto a macellarle a dovere.
Il film mixa a dovere tre sottogeneri dell’horror: ovvero lo slasher con la classica trama vista e rivista ma che se saputa adattare funziona sempre, le protagoniste belle, maledette e con un campionario ben presente di culi e tette col regista che sa perfettamente che questo è un elemento sempre ben gradito agli appassionati del genere e quindi fa capire che conosce questi codici.
Le protagoniste funzionano quando non recitano, ovvero si prestano come corpi esibiti, mostrati dalla videocamera del regista che le insegue, mostra i loro dettagli intimi e poi le fa macellare. Mentre invece quando le fa recitare, sinceramente non reggono, mostrando chiaramente che non sono vere attrici.
Il villain è quanto di più classico ci possa essere mostrato, ma funziona perfettamente.
Un altro sottogenere affrontato è il torture porn, con alcuni omicidi davvero molto efficaci e cruenti e che si spinge davvero molto in là con tanto di eiaculazione ben mostrata da parte del villain su di una testa recisa ed infine lo splatter con una scena nel finale tanto riuscita quanto destinata ad un pubblico ben preparato per certe immagini forti.
A differenza di altri film che funzionano quando non si prendono troppo sul serio, The carpenter’s house dal mio punto di vista funziona invece quando si prende sul serio, quando vuole essere cattivo e mostra, mentre invece quando si dilunga in scene inutili di quotidianità, in dialoghi spesso banali quanto poco efficaci e in scene ridicole come quella dei redneck perde un pochino del suo smalto e la patina di film estremo.
In ogni caso si nota che Beltempo è un regista che padroneggia il film dall’inizio alla fine, con una regia attentissima ai particolari, facendo si che la pellicola riesca ad intrattenere perfettamente lo spettatore.
Il dvd è impreziosito da numerosi extra e da un simpaticissimo gadget, ovvero la riproduzione di un biglietto del concerto della band del film che ricordo è vietato ai minori di diciotto anni.

https://www.youtube.com/watch?v=jvfwCntITqE

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