lunedì 26 marzo 2018

Paura "film sottovalutato"?


PAURA






Nel 2010 in Italia assistemmo a una sorta di rilancio del cinema di genere horror in Italia. Limitandomi ai film con distribuzione nei cinema, posso sicuramente indicare il film Shadow di Federico Zampaglione, una buona distribuzione nelle sale, incassi abbastanza striminziti, e superlativa edizione distribuita in dvd grazie soprattutto alla rivista Nocturno , che tutti conosciamo.
Fu veramente un edizione strepitosa: combo dvd- blu ray, bellissimo libro fotografico con relative interviste al regista e al cast, fumetto e colonna sonora.
Il tutto, in una bellissima confezione cartonata e al prezzo di cinquanta euro, che non sono nemmeno tante per una cosa di queste proporzioni.
Shadow venne preso però per quello che non è: ovvero un sicuro punto di svolta per il cinema horror italiano, perché è un film buonissimo, dignitoso, di un regista alla sua seconda prova.
Paura dei Manetti Bros nel 2012, ebbe la solita presentazione in pompa magna da parte di Nocturno con una copertina e un servizio in cui addirittura si scomodava Alfred Hitchcok dicendo che in almeno un’inquadratura si poteva scomodare….
Incuriosito pure io da questa recensione così entusiasta, andai immediatamente alla prima del film, in un multisala quasi del tutto vuoto anche in concomitanza di una partita della nazionale di calcio italiana.
La trama è molto classica: tre ragazzi disadattati, entrano di nascosto dentro la villa di un marchese per spassarsela.
Uno di loro, scende in cantina, scoprendo che il padrone di casa custodisce parecchi segreti nascosti.
Ovviamente, il marchese rientrerà anzitempo in casa, scoprendo i tre ragazzi.
Come accennato, la trama è semplicissima, ma efficace, allora quali sono i difetti di questa pellicola caduta nel dimenticatoio e odiata almeno dal 90% del pubblico?
Innanzitutto i primi quaranta minuti sono veramente eccessivi: se partiamo da un’introduzione efficace col primo delitto che fa da apripista, poi assistiamo all’entrata in scena dei tre ragazzi di borgata e dei loro problemi esistenziali.
Passiamo poi alle loro “zingarate” in casa del marchese, ma ci accorgiamo che sono passati ben quaranta minuti, senza che siano successe cose degne di nota.
Fino al ritrovamento della ragazza tenuta nascosta e al ritorno del marchese.
Dopo inizia il film vero e proprio, ed è tutta un’altra storia, ovvero un film dignitoso, realizzato sicuramente in povertà ma con molto coraggio.
Il gore non manca, e viene mostrato in primo piano, con relativi effetti speciali vecchia scuola di Sergio Stivaletti e anche con nudità frontali della giovane ragazza con una rasatura effettuata dal marchese, molto esplicita.
Il film è spaccato in due, se nella prima parte non succede niente, se non i problemi esistenziali dei tre sfigati, nella seconda parte subentra un clima veramente morboso e purtroppo (ripeto complice un budget striminzito, e si vede tutto), gli omicidi finali vengono realizzati alla luce del sole, di notte sarebbe stata un’altra cosa.
Per il resto, le recitazioni funzionano e la colonna sonora si divide in due parti ben distinte: nella prima la colonna sonora è costituita da rap italiano, la seconda invece da una sorta di black metal che ci può stare benissimo.

https://www.youtube.com/watch?v=m5re3YIsDo4 (RED BAND TRAILER)


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