The Perfect Husband
Piccola premessa
Una frase che sinceramente mi fa arrabbiare non poco è: “ in
Italia il cinema di genere è morto, non si fanno più horror, thriller, ci sono
solo film drammatici e commedie”.
Niente di più sbagliato perché esiste un vastissimo panorama
di registi che si sbattono affinchè i propri film ottengano l’adeguata
distribuzione .
Tra questi sicuramente c’è Lucas Pavetto che rielaborando un
suo precedente mediometraggio che tanto ha fatto discutere nei vari festival
del settore, realizza questo the perfect husband che il 4 dicembre avrà la sua
distribuzione nelle sale cinematografiche.
Come per tutti gli altri film che ho recensito , non spoilero
niente , ma vi darò solo un piccolissimo accenno della trama della pellicola
ovvero: un rapporto tra due coniugi in forte crisi a causa di un trauma, un
viaggio alla ricerca della serenità perduta .
La regia di Pavetto è ineccepibile: lineare durante l’inizio
del film quando introduce la vicenda e i suoi personaggi, secca e diretta
(oserei dire all’americana) quando il film entra nel vivo in un susseguirsi di
violenza e colpi di scena.
Devo dire che Pavetto si trova a suo agio sia appunto nella
prima frazione del film e anche nella seconda parte senza particolari cedimenti
di regia , anzi mantenendo un certo standard qualitativo molto alto.
Le recitazioni dei due protagonisti sono molto convincenti,
assolutamente in grado di reggere il peso di un lungometraggio : Bret Roberts
che interpreta il ruolo del marito riesce a stravolgere la natura del proprio
personaggio in maniera eccellente.
Un cattivo mai troppo sopra le righe ma dotato di una
naturalezza che spaventa ancora di più.
Anche Gabriella Wright è molto convincente nel ruolo della
moglie , mentre gli altri personaggi di contorno sono altamente funzionali e riescono
bene ad interpretare il proprio ruolo.
Molto buoni gli effetti speciali di Mauro Fabricz e Giuseppe
Cordivani, trucchi tipici del genere slasher e torture porn quindi aspettatevi
coltelli che penetrano , squarci, eccc… e sono realizzati in modo artigianale e
non in post produzione.
La colonna sonora a mio modo di vedere è senza sbavature ma
accompagna benissimo gli eventi del film: malinconica e d’atmosfera quando
serve per introdurre i personaggi e la loro storia, più ritmata quando entra in
gioco “l’azione”.
Spero che the perfect husband riesca ad avere oltre che una
buona distribuzione nelle sale cinematografiche, anche un adeguato doppiaggio
in italiano . Io l’ho visto in inglese e funziona perfettamente.
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