mercoledì 10 dicembre 2014



DEBBI LA STRANA
E LE AVVENTURE BIPOLARI DEL CONIGLIETTO RIBES






Nella mia sterminata collezione di libri, films (dvd, vhs, super 8), dischi (cd, mc, vinile) e fumetti , ho l’abitudine (a causa della frequente presenza di odiati bambini troppo curiosi) di inserire nello scaffale più in alto quelle opere che in mano a persone NON mature o finirebbero per bloccargli la crescita oppure essere scambiati per “cose da depravati”.
Debbi la stana l’ultimo libro di Paolo Di Orazio è finito sull’ultimo scaffale .
E’ il primo tassello di una trilogia e l’ho letto di fila col sorriso ebete di felicità stampato sul volto come quello che avevo da bambino quando con i risparmi saccheggiavo l’edicola con splatter, mostri , Nosfetatu e Dylan Dog.
Innanzitutto non è un libro per tutti: si astengano i buonisti, quelli dall’animo puro e sensibile e i perbenisti del “certe cose non si possono nemmeno immaginare”.
Debbi trasuda sporcizia, cattiveria, sadismo in ogni pagina del libro catturando il lettore (ovvero quello che deciderà di abbandonarsi alla storia senza fermarsi di fronte alla propria ipocrisia) e catapultandolo in un lento e tortuoso viaggio dentro un inferno grottesco e popolato da strani esseri- rifiuti umani presenti nelle strade di ogni città ben visibili oppure nascosti dietro l’apparenza , ma pronti a liberare il loro lato oscuro lontano da occhi indiscreti.
La potenza di questo libro è data non solo dalla descrizione “feroce e dettagliata” sia degli omicidi che dai particolari xxx degli incontri sessuali della protagonista ma proprio dall’abbandono totale della voglia di vivere , della rassegnazione di Debbi ad una vita da “sconfitta” come semplice giocattolo pronto ad essere sfruttato da chiunque. 
Fa sempre piacere in questo degradante panorama letterario dove la maggior parte degli scrittori sembra che abbiano paura a manifestare il proprio pensiero, a scrivere quello che si sentono dentro , vedere Paolo Di Orazio che nonostante tutto ha ancora voglia di dire la sua (urlandola in faccia) e far capire che la dignità artistica è “sacra” e non ha prezzo.
In Debbi ci sono dentro tutte le aberrazioni dell’animo umano con alcune scene descritte nei minimi particolari che possono risultare veramente forti, in alcune parti ho trovato della vera e propria poetica splatter punk (quello più cattivo e bastardo).
Una nota di merito va alla casa editrice cut-up che ha investito su questo autore e su questo libro totalmente fuori da ogni schema commerciale.
Ottima l’edizione a tiratura limitata in 666 copie corredata da illustrazioni veramente riuscite a cura dello stesso Paolo Di Orazio.
Io consiglierei Debbi la strana a tutti coloro che hanno voglia di leggersi un libro scritto da Dio (o da Satana), provare emozioni forti ma soprattutto a quei giovani scrittori che si piegano di fronte alle richieste “di qualcosa di più commerciale”(citazione).
La risposta è sempre quella : “vaffanculo, lo scrivo come cazzo mi pare “(autocitazione) , se terrete duro , i risultati arriveranno lo stesso.


Federico Tadolini

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