AKI
Aspettavo con
trepidazione questo AKI di Francesco Tatoli.
Lo aspettavo
incuriosito soprattutto dalle parole del boss della casa editrice Inkiostro
Rossano Piccioni “Aki è il fumetto più nero che possiate leggere, dette appunto
da lui che ha creato Cannibal family (per chi non lo conoscesse il fumetto più
estremo attualmente in circolazione) e anche da una copertina molto
accattivante con un essere dalla testa deforme che strangola una donna.
Direi che le
aspettative sono state ampiamente ripagate e anche di più….
Chi è AKI?
AKI è una sorta di
demiurgo del male che si aggira in mezzo ad un’umanità corrotta, in preda al
caos più devastante.
AKI è un’opera
rivoluzionaria, che creerà parecchie polemiche per i suoi contenuti.
La violenza grafica è
quanto di più estremo si possa trovare in circolazione, ci sono tutte le
aberrazioni dell’essere umano, il tutto disegnato in maniera eccellente in un
contesto di “pura desolazione urbana, famigliare e anche cinematografica, visto
che vengono tirati in ballo anche i famigerati snuff movie.
AKI è un’opera che
trasuda filosofia, esoterismo, che fa male al lettore, riuscendo ad immergerlo
in un contesto di pura follia, di puro nichilismo, riesce a metterlo a
confronto con le sue paure più nascoste.
Non esiste ironia,
tutto è nero,marcio e sporco.
Non so se consigliare
AKI a tutti, ovvero sicuramente è una lettura riservata ai maggiorenni, ma
soprattutto ai lettori intelligenti che sanno distinguere tra arte pura (come
in questo caso) e spazzatura pornografica (come quei filmati isis che vengono
trasmessi in tv).
Quindi ben venga AKI e
faccio pubblicamente i miei personali complimenti a Francesco Tatoli e a tutte
quelle persone che hanno avuto il coraggio di pubblicarlo.
Federico Tadolini
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