SNOWMAN
Film del 2017 tratto
dal celebre scrittore noir, Joe Nesbo, di cui al momento non ho ancora letto
niente .
Ero molto curioso di
vedere questa pellicola, soprattutto per il ritorno al genere thriller di
Thomas Alfredson, regista del bellissimo Lasciami entrare.
La trama ruota intorno
alla figura di un serial killer, che
rapisce e uccide giovani donne, con l’arrivo della prima neve.
Tutte hanno in comune,
grossi problemi famigliari, e sulla scena del rapimento, si nota sempre
l’inquietante presenza di un pupazzo
di neve.
A svolgere le indagini,
troviamo Michael Fassbender, un detective la cui vita sta andando letteralmente
a rotoli: alcolizzato, divorziato, quasi senza fissa dimora.
Dunque: un serial
killer, un detective alcolizzato e con gravi problemi esistenziali.
Vi ricorda qualcosa?
Direi almeno un
centinaio di film, e infatti il problema maggiore di Snowman, è il fatto di
perdersi nel mucchio in un genere che
dopo il boom Hollywoodiano del capolavoro di Johnatan Demme, Il silenzio degli
innocenti, ma non dimentichiamoci altri campione di incassi come Misery non
deve morire, Seven e anche Saw, è stato molto inflazionato.
Anche lo sviluppo della
trama, è molto lineare e già nell’incipit possiamo capire perfettamente i
motivi legati a questi omicidi.
L’arma usata dal
killer, è veramente molto simile a quella usata nel film Trauma di Dario
Argento e se in quel caso, l’assassino uccideva con la pioggia, qua invece
troviamo la neve.
La regia è molto
attenta, precisa e sfrutta alla perfezione le meraviglie naturali norvegesi.
Le recitazioni
funzionano, Michael Fassbender è perfetto nel suo ruolo, e si dimostra
nuovamente un grande attore, ma anche i personaggi di contorno non demeritano,
a parte un imbolsito Val Kilmer, ormai diventato una macchietta.
La colonna sonora è
interamente strumentale, a parte un ridicolo motivetto da discoteca che
sinceramente a mio modo di vedere, stona e anche alla grande.
La prima ora della
pellicola, si basa molto sull’attesa sfruttando l’elemento psicologico, mentre
la seconda scorre in maniera più veloce, ma molto in linea con i thriller
nordici, ovvero quasi del tutto abolita l’azione e maggiore attenzione sulla
psicologia dei personaggi e sull’intreccio narrativo.
Snowman, è un film
imperfetto, che si può vedere almeno una volta nella vita, ma che dubito possa
essere apprezzato dal pubblico.
Federico Tadolini
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