THE
CARPENTER’S HOUSE
Sangue, tette, culi e
finalmente anche in Italia, qualcuno che spinge il pedale sull’acceleratore.
Da poco è uscito in
dvd, distribuito dalla Home movies, The carpenter’s house, lungometraggio
diretto da Brace Beltempo, già autore dell’interessante cortometraggio The
tracklist (contenuto negli extra del dvd).
La trama del film è
quanto di più semplice ci sia: quattro ragazze facenti parte di un gruppo rock,
decidono di andare in una falegnameria abbandonata per girare il loro
videoclip.
Ovviamente, ci sarà il
classico villain pronto a macellarle a dovere.
Il film mixa a dovere
tre sottogeneri dell’horror: ovvero lo slasher con la classica trama vista e
rivista ma che se saputa adattare funziona sempre, le protagoniste belle,
maledette e con un campionario ben presente di culi e tette col regista che sa
perfettamente che questo è un elemento sempre ben gradito agli appassionati del
genere e quindi fa capire che conosce questi codici.
Le protagoniste
funzionano quando non recitano, ovvero si prestano come corpi esibiti, mostrati
dalla videocamera del regista che le insegue, mostra i loro dettagli intimi e
poi le fa macellare. Mentre invece quando le fa recitare, sinceramente non
reggono, mostrando chiaramente che non sono vere attrici.
Il villain è quanto di
più classico ci possa essere mostrato, ma funziona perfettamente.
Un altro sottogenere
affrontato è il torture porn, con alcuni omicidi davvero molto efficaci e
cruenti e che si spinge davvero molto in là con tanto di eiaculazione ben
mostrata da parte del villain su di una testa recisa ed infine lo splatter con
una scena nel finale tanto riuscita quanto destinata ad un pubblico ben
preparato per certe immagini forti.
A differenza di altri
film che funzionano quando non si prendono troppo sul serio, The carpenter’s
house dal mio punto di vista funziona invece quando si prende sul serio, quando
vuole essere cattivo e mostra, mentre invece quando si dilunga in scene inutili
di quotidianità, in dialoghi spesso banali quanto poco efficaci e in scene
ridicole come quella dei redneck perde un pochino del suo smalto e la patina di
film estremo.
In ogni caso si nota
che Beltempo è un regista che padroneggia il film dall’inizio alla fine, con
una regia attentissima ai particolari, facendo si che la pellicola riesca ad
intrattenere perfettamente lo spettatore.
Il dvd è impreziosito
da numerosi extra e da un simpaticissimo gadget, ovvero la riproduzione di un
biglietto del concerto della band del film che ricordo è vietato ai minori di diciotto
anni.
https://www.youtube.com/watch?v=jvfwCntITqE
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