DEBBI LA STRANA
E LE AVVENTURE BIPOLARI DEL
CONIGLIETTO RIBES
Nella mia sterminata collezione di libri, films (dvd, vhs,
super 8), dischi (cd, mc, vinile) e fumetti , ho l’abitudine (a causa della
frequente presenza di odiati bambini troppo curiosi) di inserire nello scaffale
più in alto quelle opere che in mano a persone NON mature o finirebbero per
bloccargli la crescita oppure essere scambiati per “cose da depravati”.
Debbi la stana l’ultimo libro di Paolo Di Orazio è finito
sull’ultimo scaffale .
E’ il primo tassello di una trilogia e l’ho letto di fila col
sorriso ebete di felicità stampato sul volto come quello che avevo da bambino
quando con i risparmi saccheggiavo l’edicola con splatter, mostri , Nosfetatu e
Dylan Dog.
Innanzitutto non è un libro per tutti: si astengano i
buonisti, quelli dall’animo puro e sensibile e i perbenisti del “certe cose non
si possono nemmeno immaginare”.
Debbi trasuda sporcizia, cattiveria, sadismo in ogni pagina
del libro catturando il lettore (ovvero quello che deciderà di abbandonarsi
alla storia senza fermarsi di fronte alla propria ipocrisia) e catapultandolo
in un lento e tortuoso viaggio dentro un inferno grottesco e popolato da strani
esseri- rifiuti umani presenti nelle strade di ogni città ben visibili oppure nascosti
dietro l’apparenza , ma pronti a liberare il loro lato oscuro lontano da occhi
indiscreti.
La potenza di questo libro è data non solo dalla descrizione
“feroce e dettagliata” sia degli omicidi che dai particolari xxx degli incontri
sessuali della protagonista ma proprio dall’abbandono totale della voglia di
vivere , della rassegnazione di Debbi ad una vita da “sconfitta” come semplice
giocattolo pronto ad essere sfruttato da chiunque.
Fa sempre piacere in questo degradante panorama letterario
dove la maggior parte degli scrittori sembra che abbiano paura a manifestare il
proprio pensiero, a scrivere quello che si sentono dentro , vedere Paolo Di
Orazio che nonostante tutto ha ancora voglia di dire la sua (urlandola in
faccia) e far capire che la dignità artistica è “sacra” e non ha prezzo.
In Debbi ci sono dentro tutte le aberrazioni dell’animo umano
con alcune scene descritte nei minimi particolari che possono risultare
veramente forti, in alcune parti ho trovato della vera e propria poetica
splatter punk (quello più cattivo e bastardo).
Una nota di merito va alla casa editrice cut-up che ha
investito su questo autore e su questo libro totalmente fuori da ogni schema
commerciale.
Ottima l’edizione a tiratura limitata in 666 copie corredata
da illustrazioni veramente riuscite a cura dello stesso Paolo Di Orazio.
Io consiglierei Debbi la strana a tutti coloro che hanno
voglia di leggersi un libro scritto da Dio (o da Satana), provare emozioni
forti ma soprattutto a quei giovani scrittori che si piegano di fronte alle
richieste “di qualcosa di più commerciale”(citazione).
La risposta è sempre quella : “vaffanculo, lo scrivo come
cazzo mi pare “(autocitazione) , se terrete duro , i risultati arriveranno lo
stesso.
Federico Tadolini
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